Rinalde Bianco ha una uova veste

Rinalde Bianco ha una uova veste

Siamo felici di presentarvi il nostro Rinalde Bianco, il nostro vino bianco fermo, con una nuova veste.

Desideravamo un vino da portare in tavola tutti i giorni, che potesse accompagnare momenti diversi, dall'aperitivo al pasto.

Un vino essenziale e che racchiudesse l'essenza della nostra storia.

La prima cosa che si nota è l'etichetta, con questi schizzi di colore che rappresentano i colori dai quali siamo circondati: il verde delle colline e l'azzurro acqua del Fiume Piave.

Rinalde, il nome, deriva dal toponimo di una delle particelle che coltiviamo.

La seconda cosa è la chiusura che porta questo tappo nuovo, moderno, più facile, più sostenibile, ma che permette comunque al vino di fare la sua vita e ne rispetta ogni sua peculiarità.

Il vino è un assemblaggio di vitigni autoctoni, potremmo dire che è una sintesi delle nostre vigne: glera, chardonnay, verdiso, verduzzo trevigiano, sauvignon e merlot vinificato in bianco.

Va bevuto fresco, i suoi 11° permettono una beva facile e un po' sbarazzina. Si presenta con un giallo paglierino anche un po' verde, al naso c'è molta frutta anche esotica e in bocca ha un bel palato sapido, con una bella lunghezza.

È uno dei vini che rientra in una fase di studio e di riflessione, su quelle che possono essere le scelte future, sulle aspettative della clientela e sulle richieste del mondo del vino. È anche parte della storia dell'azienda che si continua a scrivere e riscrivere con ogni annata e che dovrà rispondere non solo al mercato, ma anche al clima e alle trasformazioni che comporta in agricoltura.

A noi piace pensare che Rinalde Bianco sia il vino quotidiano, che ogni famiglia può portare a tavola.

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